lunedì 20 ottobre 2008

Suono Di Bombe

Non sapevo dell'esistenza delle sound bombs.
In realtà non so niente neanche delle bombe "convenzionali".
In realtà non so niente neanche di armi e munizioni.
In realtà non so niente di come si fa una guerra...forse come si fa una guerra si, come la si vive un pò meno.

Beh, recente acquisizione nel mio prontuario esperienziale è stata la sound bomb.
Un buon benvenuto fresco e pronto firmato Isreale, proprio il primo giorno a Ramallah.

Scoppio di una bomba in faccia a un attivista al muro. Una bomba????? Mi aspettavo di trovare braccia squarciate, visi mutilati, urla e tragedia come nella miglior riproposizione di Guernica.
In ospedale c'era invece un clima di ordinaria compostezza e il casino più grosso lo facevamo noi, in mezzo alle palle, a guardare senza troppe parole la scenetta.
Questo ho sentito: di essere uno spettatore a teatro, in uno di quegli spettacoli ermetici, surreali, di difficile comprensione. Mi sono sentita fuori posto.

Viso gonfio, camicia intrisa di sangue...mi chiedo se una bomba causa questo, chiedo se una bomba fa questo.

L'uomo stava lì su una barella, tartassato di domande da medici e giornalisti...Lo guardo,mi chiedo perchè accetta di essere circondato da estranei interessati alla sua situazione e non a Ahed, lui.
Forse "RESISTERE" vuol dire questo: ricordarsi del te stesso e contemporaneamente dissolverlo in qualcosa di più grande, un qualcosa che comprende anche te. Resistere, forse, è continuare..
Ed è per queto che mi sembra che il suo corpo perda identità: diventa per un istante UN corpo politico, che parla di politica, che mi dice ciò che sta accadendo.

L'uomo è un attivista al muro, uno politicante, non un ribelle americano dell'ultima ora; uno che probabilmente sa come dire, cosa dire e quando dire le cose; uno che stava al muro in una dimostrazione pacifica; uno che stava lì soltanto per parlare, per denunciare con le parole.
Ma a Ni'lin (il villaggio della manifestazione) la parola è fin troppo pericolosa e così un soldato decide di imporre il time-out.

Cos'è una sound bomb? Mi sono informata ma non è che ci abbia capito molto. Di sicuro ho capito che queste bombe non lacerano la pelle. In una logica di sterminio celato (non troppo bene) è un soluzione geniale, perchè non lascia tracce visibili ed esplicitamente accertabili, non lascia segni da utilizzare poi come strumento per la compassione collettiva.
In pratica sono delle bombe che riproducono in tutto e per tutto il suono dell'esplosione di una bomba o di un attacco missilistico senza che però avvenga l'esplosione.
A seconda della potenza del suono e degli ultrasuoni (ho sempre avuto difficoltà con la fisica della propagazione del suono quindi spero di non scrivere cazzate!!) le conseguenze sono diverse:


Il dottor H., medico a Gaza intervistato da Alessandro Bernardini aggiunge altre informazioni: "Gli aerei israeliani volano a bassa quota infrangendo la barriera del suono. In quel momento è come se un terremoto entrasse nella tua casa, spaccando i vetri, e tutto quello che c’è dentro. Lo spostamento d’aria e la bomba sonora causano dei danni spesso permanenti. Dall’estate del 2005 ad oggi sono aumentati del 40% gli aborti e del 45% gli infarti".
Il suono non porta solo il dolore del corpo, ma "è una sorta di tortura. Tu non sai mai se quello che senti è un bombardamento vero o se è “solo” sonoro. Non sai dove andare, non sai a cosa aggrapparti. Non sai dove rifugiarti. E poi quando arrivano anche le bombe vere e allora devi sono sperare che cadano un pò più in là".

Ripenso ad Ahed a cui io non ho nenanche chiesto il nome.




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